Laboratorio Residenziale di Infermieristica Teatrale (26 Crediti ECM): Essere o Non Essere, Modulo Base, 19-22 ottobre 2017, Melara (RO)

*La residenza è aperta a tutte le persone interessate e accreditata per tutte le professioni sanitarie (elenco).

Venti persone (25 professioni sanitarie accreditate), una residenza, tre giorni e tre notti tra laboratori, teatro, uno spettacolo e una cena con la comunità locale. Un viaggio dentro l’Assistenza, il Teatro, l’Arte, la Filosofia, la Cultura e L’Infermieristica Teatrale:
“La corsia, il palco magico dove solo le comparse diventano protagoniste:
l’Arte individuale di Comunicare, di Curare e del Prendersi Cura”

 

Assistenza, Teatro, Arte, Filosofia e Cultura?
Tutto insieme?

Gregory Bateson, con la sua Teoria Sistemica, afferma che non è possibile parlare della realtà senza evidenziare la connessione di tutte le sue parti.
Ma cosa c’entra tutto questo con l’infermieristica?
Ci si può prendere cura di una persona malata limitandoci solo al suo organo in difficoltà?
L’Infermieristica è fatta di persone (chi si prende cura e chi viene preso in cura), che con le loro culture e i loro pensieri creano dialoghi, relazioni, emozioni collettive, in poche parole: rapporti umani.

In ospedale si conosce l’animo umano nella sua purezza perché chi soffre abbatte per necessità ogni muro, perché ogni muro chiude e impedisce le relazioni. Chi soffre non solo è più fragile, ma deve abbattere anche le difese rimaste per ricevere più aiuto possibile, che sia esso fisico, psichico e/o sociale. La persona malata mostra la parte più bella e la parte più brutta, e lo fa con grande dignità. L’Infermieristica è un viaggio privilegiato nell’animo umano e nelle sue emozioni più profonde.

In teatro si conosce l’animo umano attraverso i personaggi che si interpretano e attraverso i personaggi con cui si relazionano quelli che si interpretano; in teatro ci si mette nei panni dell’altro e si cerca di capire le sue ragioni. E questo mettersi in gioco aiuta inevitabilmente a capire qualcosa in più di se stessi. Un viaggio dove il gruppo condivide emozioni, dubbi, domande e il seguente percorso di ricerca: il prendersi cura di sé per poi prendersi meglio cura delle altre persone.

L’intento è proprio questo: convivere tre giorni condividendo un viaggio alla ricerca di un arricchimento personale attraverso il teatro (e un po’ di musica), un sano atto di egoismo umanitario.
Una residenza di Infermieristica Teatrale anche con persone “non infermiere”?

Bateson forse non gradirebbe il contrario e non impediremo certo noi la contaminazione umana e professionale.

E le persone malate?
Loro ci guadagnano di conseguenza.
O no?

PROGRAMMA

Giorno 1 (Giovedì 19 ottobre 2017)
Pomeriggio:
Arrivo (max ore 18), accoglienza e sistemazione
Cena
Sera:
Presentazione residenza e conoscenza reciproca

Giorno 2 (Venerdì 20 ottobre 2017)
Il buongiorno si vede dal mattino
Una mezzoretta dedicata al risveglio: dal respiro a chissà dove… (di Piergiuseppe Francione)
Laboratorio Mattino (9-13):
Il Bene, il Dolore, la Dignità: aspetti di vita infermieristica fra filosofia e deontologia professionale (di Giulio Zella)
Pranzo
Laboratorio Pomeriggio (14-19):
Il Bene, il Dolore, la Dignità: aspetti di vita infermieristica fra filosofia e deontologia professionale (di Giulio Zella)
Cena
Sera: “Shakespirandohamlet” di e con PierGiuseppe Francione.
A seguire Dj IT

Giorno 3 (Sabato 21 ottobre 2017)
Il buongiorno si vede dal mattino
Una mezzoretta dedicata al risveglio: dal respiro a chissà dove… (di Piergiuseppe Francione)
Laboratorio Mattino (9-13):

Infermieristica Teatrale (di Andrea Filippini)
Pranzo
Laboratorio Pomeriggio (14-19):

Infermieristica Teatrale (di Andrea Filippini)
Cena: con la Comunità Locale per conoscenza reciproca.
A seguire Dj IT

Giorno 4 (Domenica 22 ottobre 2017)
Il buongiorno si vede dal mattino
Una mezzoretta dedicata al risveglio: dal respiro a chissà dove… (di Piergiuseppe Francione)
Mattino (9-12):
Due parole sull’Ageop, alcuni giochi di Teatro defaticante, discussione aperta, debriefing, ReTe Infermieristica e test per l’accreditamento
Pranzo, Saluti e Partenze

COSTO

La quota è di 366 Euro a persona che comprende vitto, alloggio, formazione, crediti ecm e attività serali.

DOVE

 

La Residenza si svolgerà nella Base Scout Regionale Santo Stefano, Gruppo Vicariale Melara 1, in provincia di Rovigo.
E’ una casa colonica ristrutturata per ospitare gruppi di persone.
Qui trovate qutte le indicazioni per arrivarci.

PARTECIPANTI

La Residenza, è accreditata ECM (26,3 Crediti), perché è un evento residenziale di tre giorni con i tre metodi didattici continuamente alternati e integrati tra loro, ovvero quello frontale (classico), quello interattivo (come discusioni di gruppo, uso di foto, filmati, etc…) e quello attivo (come il role-playing).

In base alle richieste saranno selezionate le 20 persone partecipanti.

Sono 25 le professioni sanitarie accreditate: Assistente sanitario, Dietista, Educatore professionale, Fisioterapista, Igienista dentale, Infermiere, Infermiere pediatrico, Logopedista, Medico Chirurgo, Odontoiatra, Ortottista/Assistente di oftalmologia, Ostetrica/o, Podologo, Psicologo, Tecnico audiometrista, Tecnico audioprotesista, Tecnico della fisiologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Tecnico di neuro fisiopatologia, Tecnico della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Tecnico ortopedico, Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Tecnico sanitario di radiologia medica, Terapista occupazionale e Ottico.

Si consiglia vestiario comodo per i laboratori (a cipolla!).

Si dorme suddivisi in camerate miste, dove ci sono letti con cuscino. I bagni sono in comune, come le docce. Ogni partecipante dovrà provvedere ai propri asciugamani e al proprio telo doccia/accappatoio, oltre che a lenzuola e federa (per i più freddolosi si consiglia anche il sacco a pelo!).

La Base Scout non è un albergo, ma neanche un bivacco.
E’ semplicemente un rifugio fisico, psichico e sociale.

DOCENTI

Andrea Filippini (Responsabile Scientifico): 46 anni, infermiere dall’89, teatrante da un po’ prima. Dopo anni di contaminazioni reciproche arriva il connubio delle mie due passioni: la tesi sperimentale del 2005 che getta le basi dell’Infermieristica Teatrale. E dopo 23 anni di corsia al S. Orsola di Bologna, ora occupo tutto il mio tempo e le mie energie per la formazione e il teatro.

Lorenzo Marvelli: 53 anni, infermiere dal 1982, ora al 118 di Pescara. Attore, regista, autore, organizzatore di eventi culturali e rassegne di teatro di ricerca ed impegno civile. Ho fondato Teatri Offesi nel 1999 ed Errori di trasmissione nel 2011. Dal 2013 anche ReTe. Partecipo alla conduzione artistica dell’Ex Convento delle Clarisse a Caramanico Terme (PE) in accordo con il Comune.

Giulio Zella: 60 anni, infermiere dal 1975, teatrante dalla nascita. Ho lavorato in diversi contesti, in pace e in guerra, in Italia e all’estero. Dopo anni di servizio presso l’Ospedale S. Andrea di Vercelli, da pochi giorni sono in pensione! E adesso? Continuo a dare il mio contributo alla sede dell’Ipasvi di Vercelli, convinto che debba essere un rifugio, un covo e un luogo di discussione e formazione.

STAFF

Piergiuseppe Francione: 47 anni, laureato in Giurisprudenza, ma capisco presto che voglio vivere in teatro e non in un tribunale. Ma l’arte non ha confini e dal teatro ben presto mi trovo a collaborare a progetti video, musicali oltre a Laboratori, dalle scuole a istituti penitenziari. Oggi più d’ogni altra cosa mi sta a cuore il futuro dell’attore che ha il dovere di contribuire ad una rinascita dell’essere umano e della società civile.

Christian Graziani: 38 anni, sono laureato in Psicologia, indirizzo Clinico e di Comunità. Ho lavorato per più di un lustro in una comunità di Pescara dove si è evidenziato un bisogno personale di qualcosa di più. Poi, un giorno, ho incontrato il teatro che piano piano ha contribuito e non poco al mio cambiamento. Ora sono diventato Chef e il mio lavoro si è trasferito tra pentole e padelle sabaude.

– Tiziana Morstabilini: 41 anni, artista dal ’76, capisce subito che la vita non sarà una passeggiata ma un cammino. Mi sono laureata all’Accademia di Belle Arti di Bergamo nel 2001 e da allora mi sono adattata a fare tante svariate esperienze, cercando di non trascurare la ricerca artistica. Negli ultimi 8 anni ho vissuto e lavorato a Bologna in una comunità di persone disabili mentali e da lì ho capito che la vita delle relazioni umani è bellissima e devastante al tempo stesso. Ora, dopo il mio rientro a Bergamo cerco di avere cura di me.

Il tutto è organizzato da:

In collaborazione con:

E con il patrocinio di:

COME PARTECIPARE

Per richiedere di partecipare basta inviare via mail un’autocertificazione con Nome, Cognome, Data e Comune di nascita, Indirizzo e Comune di residenza, eventuale Domicilio se diverso dalla Residenza, recapito telefonico, Professione e cv, eventuale cv artistico, periodo scelto (se vanno bene entrambi segnalatelo!) e uno scritto di 1000 battute con la propria motivazione.

Quante sono 1000 battute? Tutto questo pezzo scritto in corsivo (gli spazi sono ovviamente esclusi) sono 100 battute. Punti e virgole sono compresi. Ecco, ora siamo saliti a 150. Anche parentesi e punti interrogativi! E adesso? Sono 200!

Le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento posti e, comunque, entro e non oltre il 22 settembre 2017 e dovranno essere inviate a questo indirizzo: formazione@infermieristicateatrale.it e in visione anche a questo: mavcopisellonio70@gmail.com

I partecipanti selezionati verranno chiamati personalmente al telefono e da quel momento avranno cinque giorni lavorativi per inviare la documentazione necessaria (tra cui estremi del bonifico effettuato ed eventuali allergie, intolleranze o preferenze alimentari; il tutto sarà spiegato nei dettagli, prima per telefono e poi per mail). Tutto questo per non tener posti vacanti e per comporre la squadra nel minor tempo, così da liberare, quanto prima possibile, le persone che non potranno partecipare. Queste ultime verranno comunque avvertite e verranno segnalate loro le date delle residenze successive.

In sede residenziale verrà consegnata la ricevuta cartacea del pagamento quota, si firmeranno le liberatorie relative al fatto che ognuno, docente o partecipante, risponde delle proprie azioni sempre e comunque, e per l’utilizzo delle foto e dei video fatti durante la residenza. E, infine, verrà dato un piccolo omaggio di benvenuto.

Grazie anche solo per averci letto fin qui.

E se per caso non siete ancora stanche, questo è quello che dicono di noi AltreconomiaInfermieristicaMente 1, InfermieristicaMente 2, Nurse24,

E se per caso non siete ancora stanche, questo è il resoconto della Residenza di Gennaio 2015. E se per caso avete ancora fame, questo è un altro resoconto.

E questo è quella di Aprile 2016 e di Aprile 2017.

E se per caso non siete ancora stanche e volete essere sempre aggiornate sulle nostre iniziative, potete iscrivervi alla newsletter.

Ancora Grazie!

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